Sintomatologia
La sintomatologia più frequente è la "claudicatio intermittens", ovvero l'insorgenza di dolore crampiforme (generalmente al polpaccio) durante la deambulazione. Il grado di severità della claudicatio è definito dalla distanza che si riesce a percorrere prima che insorga il dolore. Solo nei casi di "claudicatio" grave (generalmente inferiore a 50 metri), o se comunque non tollerata dal paziente, vi è indicazione ad un eventuale rivascolarizzazione chirurgica.
Tra le classificazioni quella più utilizzata è la CLASSIFICAZIONE DI FONTAINE:
1. STADIO I Asintomatici
2. STADIO II Claudicatio intermittens
- Lieve (300-1000 metri)
- Intermedia (100-300 metri)
- Serrata (20-50 metri)
3. STADIO III Dolori a riposo
4. STADIO IV Gangrena
Trattamento chirurgico
Talvolta un intervento chirurgico è il miglior modo di trattare una patologia steno-ostruttiva dei vasi arteriosi degli arti inferiori, anche rispetto alle moderne tecniche di ricanalizzazione mediante procedure endovascolari. Se il blocco arterioso interessa un lungo tratto di arteria, o se importanti collaterali sono interessate dal processo morboso, la chirurgia può essere la metodica più efficace soprattutto in termini di risultati a distanza.
La chirurgia arteriosa degli arti inferiori è molto complessa ed esistono una moltitudine di differenti tecniche per bypassare o ricostruire vasi arteriosi danneggiati in vari distretti (l’aterosclerosi può infatti coinvolgere l'aorta, i vasi iliaci, femorali, poplitei e sotto-poplitei).
Perfusione di un tessuto (percentuale) correlata al numero di "ostruzioni" lungo il decorso del vaso arterioso principale (rispettivamente uno o due blocchi):
Indicazioni
1. ASSOLUTE
Queste si basano essenzialmente su due parametri:
- SINTOMATOLOGIA (sintomi non tollerabili dal paziente )tra cui:
§ Dolori a riposo
§ Gangrena
§ Claudicatio serrata
- STORIA NATURALE DELLA PATOLOGIA che comprende:
§ Trombosi ascendente dell’aorta
§ Stenosi del circolo collaterale
2. DI LUSSO
Sulla base della sintomatologia (claudicatio lieve-moderata)
Rivascolarizzazione arteriosa superando rispettivamente due blocchi o uno solo; l'indicazione viene valutata sulla base al caso specifico (generalmente in caso di gangrena l'indicazione è rappresentata dal superamento di entrambe i blocchi; in caso di ischemia critica con dolori a riposo e/o claudicatio serrata in genere è sufficiente risolvere solo il primo blocco).
Quadro arteriografico di paziente con arteriopatia obliterante degli arti inferiori coinvolgente la biforcazione aortica e gli assi iliaci comuni.
Quadro arteriografico di paziente affetto da trombosi aortica ascendente (con obliterazione dell’aorta addominale sotto-renale e degli assi iliaci) (trattato chirurgicamente mediante confezionamento di bypass aorto-bifemorale).
Ricostruzione all’angio-TC di trombosi aortica ascendente dell’aorta addominale soto-renale; a destra le sezioni trasversali in corrispondenza dell’emergenza dei principali vasi viscerali:
Ricostruzione all'angio-TC di bypass extra-anatomico (bypass axillare destro-bifemorale in protesi):